logo matrice logo matrice

Giornata Internazionale della Donna 2021: Lina Tridenti Monchieri

08 Marzo 2021
    Home
  • >
  • News
  • >
  • Giornata Internazionale della Donna 2021: Lina Tridenti Monchieri

Webinar

«Lina Tridenti Monchieri: “Orgogliose e indignate” profilo di una educatrice impegnata». Webinar dell’8 marzo 2021 organizzato dall’Archivio per la Storia dell’Educazione in Italia dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, Sede di Brescia

Premessa

La locandina del webinar

In occasione dell’8 marzo 2021, ricorrenza della Giornata Internazionale della Donna che ricorda  sia le conquiste sociali, economiche e politiche, sia le discriminazioni e le violenze di cui le donne sono state e sono ancora oggetto in molte parti del mondo, l’Archivio per la Storia dell’Educazione in Italia dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, Sede di Brescia ha organizzato il webinar «Lina Tridenti Monchieri: “Orgogliose e indignate” profilo di una educatrice impegnata», del quale pubblichiamo il file della registrazione integrale predisposto da Glauco Pentenero dell’ufficio Formazione permanente bresciano.

Introduzione al webinar

Propedeutico alla fruizione del webinar l’articolo di Antonella Olivari «L’otto marzo di Lina, staffetta partigiana che ha scommesso sui giovani», pubblicato su Cattolica News, Secondo tempo di giovedì 4 marzo scorso, che riproponiamo di seguito:

<<Era chiamata la “piccola dei Berici” Lina Tridenti, una delle poche staffette partigiane ancora in vita. Nata nel 1923,a Pianezze del Lago sui Colli Berici, in provincia di Vicenza, fu una delle protagoniste della Resistenza nella Brigata Mazzini. Con la sua bicicletta percorreva lunghe distanze da Vicenza a Thiene, da Lugo a Cittadella, da Dueville a Padova per portare cibo, vestiario, medicine ma anche materiale di propaganda antifascista. Sarà la sua storia, la sua testimonianza come donna della resistenza e come educatrice al centro dell’evento “Lina Tridenti Monchieri. “Orgogliose e indignate”: profilo di una educatrice impegnata”, organizzato dall’Archivio per la Storia dell’educazione in Italia, in programma per lunedì 8 marzo, ore 16.30, sulla piattaforma Teams. Da sempre attenta alle tematiche relative alla condizione femminile ed al ruolo della donna nella società, Lina non ha mai mancato di esprimere il suo pensiero in proposito. E lo ha fatto anche quest’anno con un video dove racconta la sua vita e ricorda gli anni trascorsi in Cattolica. «Il rapporto uomo-donna è oggi ancora molto attuale; ci deve essere reciprocità e non inferiorità. Vedo una tendenza che mette la donna in secondo piano, certi modelli comunicativi non giovano a questo. Credo si possa immaginare un futuro diverso poiché le donne stanno dando prova di grande capacità, diverse da quelle maschili perché hanno una sensibilità diversa ed è questa la loro ricchezza». Lina è fra le prime matricole a frequentare da adulta, insieme alla figlia Chiara, i corsi della facoltà di Magistero a Brescia, nella neo nata sede dell’Università Cattolica, fortemente voluta dal quel gruppo di Cattolici che gravitavano attorno alla Scuola Editrice, fra i quali troviamo anche il marito Lino Monchieri, sposato nel 1948, e una delle figure di riferimento della cultura e della vita civile del Novecento. Il suo patrimonio librario è oggi conservato nell’Archivio per la storia dell’educazione in Italia. Ricorda con molto piacere gli anni trascorsi in Cattolica, le lezioni di Emanuele Severino, Angelo Pupi e Francesco Traniello, ma soprattutto parla della sua tesi, all’avanguardia per quei tempi, era il giugno del 1970, dove legge e indaga la condizione femminile attraverso la sguardo proposto da Simone de BeauvoirinLe deuxième Sexe. «Il suo è “desiderio di capire”, di indagare la condizione della donna per sfuggire ad alibi o complicità, ma pure alle rivendicazioni banali – sottolinea Livia Cadei, docente di Pedagogia generale –. In gioco è il concetto di libertà come sinonimo di responsabilità. L’invito è rivolto “all’uomo e alla donna perché accettino responsabilmente di vivere insieme, di educare i figli, ma aperti alla realtà, consapevoli che il sacrificio resta una verità della condizione umana. È la speranza di ritrovare l’alternativa dell’amore alla violenza, della giustizia all’oppressione». Nella sua vita si è dedicata con grande passione all’insegnamento, prima nella scuola elementare, poi nella scuola media come docente di lettere. Fermamente convinta dell’importanza dell’educazione dei giovani, da lei considerati “l’unica ricchezza che può far progredire il mondo”, Lina coi suoi scritti e i numerosi interventi pubblici ha sempre cercato di trasmettere ai giovani  fiducia nella vita e coscienza del bene comune, valori nei quali ha creduto e per i quali ha combattuto. «Nel suo ruolo di insegnante è sempre stata presente l’attenzione educativa, la sollecitazione verso gli ideali di giustizia, solidarietà e amore per la vita da realizzare con impegno – racconta LiviaCadei, che l’ha avuta come insegnate alle scuole medie – . A noi alunni suggeriva: “possiamo adoperare la nostra intelligenza per conoscere il bene e il male che ci circondano, potremo sfruttare tutte le nostre capacità e possibilità per creaci un avvenire che ci soddisfi, non nascondendoci che la via esige anche un po’ di sacrificio, che non è sempre la favola felice come racconta la pubblicità. La vita serena la costruiamo noi a partire dall’adolescenza». Durante l’incontro Eleonora Del Prete, Francesca Gargiulo, Kelsi Tess Littlewood, Giulia Nedrotti, studentesse del Laboratorio teatrale del Liceo Fermi di Salò, coordinato dal professor Marzio Manenti, leggeranno alcuni testi scritti da Lina Tridenti per introdurre le relazioni di Livia CadeiDaria Gabusidocente di Storia della Pedagogia e dell’educazione, che parlerà del ruolo delle donne durante la Resistenza>>.

Il video del webinar